|
Sibari era una città della Magna Grecia sul mar Ionio, nel Golfo di Taranto, tra i fiumi Crathis (Crati) e Sybaris (Coscile). Attualmente i fiumi si riuniscono a ca. 5 km dal mare, ma una volta avevano foci indipedenti. Sibari era la più antica colonia greca in quest'area. Era una colonia Achea fondata da Iso di Helice verso il 720 AC, ma c'erano anche molti Trezeni, che però più tardi furono espulsi. |
Anche se nei tempi moderni la regione era diventata insalubre, nell'antichità era estremamente fertile e, grazie anche ad una politica liberale per l'immigrazione, la città divenne grande e ricca, con un ampio territorio e con proprie colonie sul Mar Tirreno (Posidonia, Laos, Scidro). Per la loro magnificenza e lusso i Sibariti erano proverbiali in Grecia e nel 6° secolo probabilmente nessuna città greca poteva competere per benessere e splendore. Le tensioni tra i democratici e gli oligarchi, per cui molti degli ultimi furono espulsi e trovarono rifugio a Crotone, portarono alla guerra tra le due città: i Crotonesi, nonostante le forze nettamente inferiori riuscirono a vincere. Rasero al suolo Sibari e, si racconta, deviarono le acque del Crati a scorrere sulle rovine della città nel 510 AC.
Nel 443 AC, nelle vicinanze della città distrutta, i discendenti degli abitanti fondarono assieme ad alcuni Ateniesi, tra cui Erodoto e Lisia, una nuova città cui diedero il nome di Thouroi o Thurio.
Sibari è attualmente un paese in Calabria, frazione di Cassano allo Ionio nella provincia di Cosenza. |